Nel Nord – est dell’Uganda si consuma da anni una guerra fratricida tra le tribù guerriere dei Karamojong e dei Tepeth. E’ una guerra tra poveri, tra i più poveri del pianeta. E’ una guerra dimenticata. I Karamojong arrivarono nel 1600 dall’Etiopia. La sopravvivenza di questa popolazione e la loro cultura da sempre ruotano sul possesso del bestiame. Con l’avvento delle armi automatiche, prodotte nel mondo “civilizzato”, gli scontri sono incrementati drammaticamente. Per mezzo milione di uomini oggi ci sono oltre 50.000 kalashnikov che, sostituendosi alle lance, sono divenuti lo strumento per razziare bestiame e procurarsi facilmente soldi. Un medico italiano, Giovanni Dall’Oglio, impegnato da oltre 10 anni in Karamoja con la CUAMM, un’associazione di medici per l’Africa, con l’intento di sensibilizzare queste popolazioni sull’assurdità delle lotte tribali fratricide, ha ideato, insieme ad un gruppo di Karamojong impegnati per la pace, un film documentario da proiettare in tutti i villaggi, ospedali e strutture sanitarie dove lavora e dove già utilizza la tecnica audiovisiva per l’educazione sanitaria. Con questo preciso intento è stato realizzato EKISIL, che in lingua locale vuol dire PACE. Un appello alla coscienza universale, un messaggio di speranza, che come il vento oltrepassa queste terre d’Africa. Attraverso la ricostruzione della storia di Lokol, un tepeth divenuto maestro di scuola e derubato dai Karamojong, che si unirà in matrimonio proprio con una giovane karamojong di nome Namoe, questo filmato ripropone senza mezzi termini la violenza di una guerra tra tribù, e che al tempo stesso ci fa entrare nella vita reale di queste popolazioni, descrivendone la cultura, le credenze e i forti legami interni, ma anche i deboli equilibri.